INDICI DI MERCATO
LA SCORSA SETTIMANA
Settimana positiva per i listini azionari (MSCI World +1.38%), con una sovraperformance dell’area europea (Eurostoxx 50 +1.82%) rispetto a quella americana (S&P500 +1.23%, Nasdaq 100 +0.83%, e Dow Jones +0.76%). Nel comparto obbligazionario, si è assistito ad un rialzo dei rendimenti governativi nell’area euro, che, vista la sostanziale stabilità della componente corporate, ha fatto registrare un restringimento degli spread. Buona performance del petrolio che, grazie alle migliorate prospettive sulla domanda e al dato sulle riserve americane, ha messo a segno un +6.40% negli ultimi cinque giorni.
Nella giornata di martedì 13 aprile, negli Stati Uniti, è stato pubblicato l’atteso dato sull’inflazione per il mese di marzo. L’indice dei prezzi ai consumatori americani è cresciuto del 2.6% anno su anno, portandosi quindi sopra il target della banca centrale del 2%. L’incremento dei prezzi è legato a doppio filo con la situazione pandemica: da un lato le graduali riaperture dell’ultimo periodo hanno provocato una risalita dei prezzi dei servizi legati ai viaggi e di beni quali la benzina, dall’altro lato, diversi analisti evidenziano come il dato annuale sia influenzato anche dal brusco calo dell’indice dei prezzi nel marzo 2020, quando lo scoppio della crisi sanitaria globale ha costretto anche il governo degli Stati Uniti a chiudere la maggior parte delle attività.
Sul fronte pandemico, la settimana scorsa si è aggiunto un nuovo capitolo quando Johnson&Johnson ha visto sospendere l’uso del proprio vaccino da parte della FDA, l’autorità americana per il farmaco, a causa di complicanze in alcuni pazienti. La società americana ha deciso quindi di sospendere in via precauzionale l’utilizzo del proprio siero anche sul territorio europeo in attesa di effettuare le dovute verifiche per confermarne la sicurezza.
Il governo danese ha deciso di escludere il siero di Astrazeneca dal programma di vaccinazione contro COVID-19. La Danimarca era stato il primo paese a sospendere il vaccino inglese, dopo i primi casi di complicanze nei pazienti immunizzati, e non aveva ancora ripreso il suo utilizzo, nonostante le rassicurazioni dalle autorità sanitarie, sia locali che internazionali.
Il governo italiano prevede di emettere €45 miliardi di debito aggiuntivo nel 2021 al fine di sostenere le misure economiche adottate durante il lockdown. In aggiunta, il governo Draghi potrebbe proporre al Parlamento ulteriori €5 miliardi per creare un fondo per gli investimenti, che potrebbe successivamente crescere fino a 30 miliardi di euro.
Sul fronte dei dati macroeconomici, si segnala che:
Martedì 13 aprile è stato pubblicato l’indice ZEW sulla fiducia degli investitori tedeschi. Durante il sondaggio di aprile, gli investitori tedeschi hanno fatto registrare un deterioramento delle loro aspettative per il futuro, facendo passare l’indice da 76.6 a 70.7, mentre le attese erano per un ulteriore miglioramento a 79.0. L’improvviso pessimismo che si evince dalla ricerca è dovuto alle perduranti restrizioni nel paese, che allontanano la ripresa della normale attività economica.
Venerdì 16 è stato pubblicato, in Cina, il dato sulla crescita del PIL. Nel primo trimestre 2021 l’economia del gigante asiatico è cresciuta del 18.3% rispetto al primo trimestre 2020: si tratta del dato più alto mai pubblicato, che però è influenzato dalle chiusure imposte dal governo nel periodo gennaio-marzo 2020 che avevano depresso l’attività economica. Proprio per questo molti analisti si sono concentrati maggiormente sul dato QoQ, che ha evidenziato un rallentamento da +3.2% nell’ultimo periodo 2020 a +0.6% nel trimestre appena conclusosi; la causa principale è stata riscontrata nell’aumento dei contagi che ha impedito un regolare svolgimento del Capodanno Lunare.
La reazione degli investitori alla pubblicazione del PIL cinese è stata composta perché, nonostante il dato record, i funzionari di Pechino hanno segnalato che prevedono di ridurre gradualmente il supporto fiscale e monetario, per evitare che l’economia si “surriscaldi”: la banca centrale cinese ha già comunicato alle banche commerciali del paese di iniziare i prestiti erogati, mentre diverse agenzie governative stanno intensificando i controlli sul settore immobiliare, cresciuto al tasso più elevato da sette mesi.
Tra gli altri eventi degni di nota:
Come anticipato lo scorso commento è cominciata la reporting season per il primo trimestre 2021. Ad aprire le danze è stata JP Morgan, seguita da vicino dagli annunci di Wells Fargo, Goldman Sachs, Citigroup, Bank of America, e Morgan Stanley. Tutte le banche citate hanno riportato utili sopra le attese, ben supportati dall’attività di trading e dalla riduzione delle riserve poste a garanzia di crediti inesigibili, grazie alle migliorate prospettive economiche. L’elemento negativo è stato, invece, rappresentato dal dato sull’erogazione di mutui e prestiti, calato per le banche tradizionali; proprio quest’ultimo dato è stato particolarmente osservato dagli investitori che infatti hanno penalizzato banche come JP Morgan, Bank of America e Citigroup.
Tra le altre società che hanno presentato la propria attività trimestrale durante questa settimana c’è stata Pepsi, che ha annunciato vendite migliori delle aspettative, supportate dai consumi casalinghi legati al distanziamento sociale. Il CEO Laguarta ha dichiarato che la società sta già riscontrando una domanda in crescita da parte delle attività di ristorazione, segno di un progressivo ritorno alla normalità, ma si attende comunque che i consumi legati allo “stay-at-home” rimarranno costanti anche in futuro.
Taiwan Semiconductor Manufacturing Company, la più grande società produttrice di microchip al mondo, ha riportato utili in crescita del 19.4%, rispetto al primo trimestre 2020. La società ha annunciato che la riduzione dell’offerta di semiconduttori a livello globale potrebbe durare anche nel 2022, portando ad un aumento dei prezzi derivante da una domanda di microchip in ripresa. Proprio per poter far fronte a questa aumentata domanda, mantenendo prezzi ragionevoli, la società taiwanese ha deciso di investire $100 miliardi nei prossimi tre anni per aprire nuovi stabilimenti produttivi.
L’amministrazione Biden ha deciso di sanzionare diverse società russe per interferenze durante le ultime elezioni presidenziali e per spionaggio. Al fine di rafforzare le sanzioni, il Dipartimento di Stato americano ha anche annunciato che le banche americane non potranno partecipare all’acquisto di nuove emissioni di debito della Russia e di diverse organizzazioni statali come la Banca Centrale russa e il Ministero delle Finanze di Mosca.
La Consob ha dato il via libera all’acquisto di Borsa Italiana da parte della francese Euronext. L’operazione porterà alla nascita della più grande piazza borsistica continentale, che gestirà un quarto degli scambi azionari in Europa e le contrattazioni di 28 società presenti nell’indice Eurostoxx 50.
Air France-KLM ha iniziato un aumento di capitale che dovrebbe raccogliere €988 milioni, con la possibilità di aumentare la size a 1.1 miliardi. Il governo francese e China Eastern Airlines, che ha una partnership con la compagnia francese, si sono impegnati a sottoscrivere €778 milioni; dall’altra parte invece, il governo olandese, entrato nell’azionariato con la fusione tra Air France e KLM, ha deciso di non partecipare all’operazione. L’aumento di capitale si è rivelato necessario in quanto il blocco dei voli per la maggior parte del 2020 ha comportato una seria crisi per l’aviolinea d’oltralpe.
L’Egitto ha deciso di porre sotto sequestro la portacontainer Ever Given, responsabile del blocco del Canale di Suez che ha comportato lo stallo di gran parte del traffico diretto verso l’Asia, in attesa di ricevere il pagamento di $900 milioni per i danni causati dall’incaglio e per pagare le successive operazioni di rimozione della nave.
La nuova ondata pandemica potrebbe causare anche la cancellazione definitiva delle Olimpiadi da parte del Giappone. Il governo del paese del Sol Levante sta infatti valutando la rinuncia ad ospitare l’evento sportivo più importante al mondo perché il recente aumento di casi, considerato particolarmente grave ad Osaka, sta mettendo in seria difficoltà il sistema sanitario giapponese.
QUESTA SETTIMANA
La notizia della sospensione del vaccino Johnson&Johnson è stata sicuramente un brutto colpo per le campagne vaccinali, in particolare per quelle europee che puntavano sulla facilità di conservazione delle dosi e sulla singola somministrazione per imprimere l’accelerazione auspicata da più parti e far permettere l’eliminazione delle restrizioni nel Vecchio Continente così come fatto in altri paesi in giro per il mondo.
L’evento più importante della settimana è sicuramente rappresentato dalla riunione del direttivo BCE e dalle decisioni riguardanti la politica monetaria dell’area euro. Le attese degli investitori sono per il mantenimento dell’attuale orientamento di sostegno, e l’attenzione si focalizzerà maggiormente sulle parole della presidente Christine Lagarde circa lo stato di salute dell’economia europea e su possibili dettagli sul futuro della politica dell’istituto di Francoforte.
Continua il periodo di presentazione delle trimestrali: questa settimana toccherà a American Express, Netflix, IBM, Intel, Verizon, Nextera, Daimler, Kia, Volvo, Dow. Nel comparto bancario sarà la volta di Credit Suisse, da cui ci si attendono dettagli riguardanti l’ammontare delle perdite legate ai recenti fallimenti di Archegos e Greensill.
Coca-Cola ha comunicato vendite migliori delle attese. La buona performance della società con sede ad Atlanta evidenzia il grado di ritorno alla normale vita economica e sociale di diversi paesi, come anche sottolineato dal CEO Quincey. Tra i potenziali problemi per il prossimo futuro vi sono i costi di materie prime quali l’alluminio, per produrre le lattine, e lo zucchero necessario per produrre le bevande; il CFO Murphy ha dichiarato che eventuali operazioni di copertura dei costi saranno decise su base locale dalle diverse realtà del gruppo. Infine, Coca-Cola ha anche annunciato che intende vendere parte delle proprie operazioni in Africa tramite la quotazione di Coca-Cola Beverages Africa.
CONSIDERAZIONI FINALI
“You don’t want to remove either crutch, the fiscal and monetary, until the patient can actually walk fine…”
Il tanto temuto tasso d’inflazione oltre il 2% è arrivato, quanto meno negli Stati Uniti. La reazione dei mercati è stata per certi versi inaspettata, invece di allontanarsi dai titoli governativi americani, temendo un più rapido rialzo del tasso di riferimento, gli investitori hanno deciso di fidarsi, almeno per il momento, delle parole di Jerome Powell e non si è assistito ad un rialzo dei rendimenti governativi oltreoceano e la conseguente correzione del comparto growth.
Sul fronte del sostegno monetario, da più parti si è iniziato ad ipotizzare che il miglioramento delle condizioni economiche, derivante dalle campagne vaccinali, potrebbe portare la Banca Centrale Europea a terminare anticipatamente il programma di acquisti pandemico PEPP (Pandemic Emergency Purchase Programme). Come però dichiarato anche nelle più recenti occasioni, la Banca Centrale Europea, ed in particolare la sua presidente, non hanno nessuna intenzione di privare la nascente ripresa economica del sostegno monetario necessario a fare uscire il Vecchio Continente dalla crisi.
In questo senso, un significativo passo avanti nella definizione del Recovery Fund è stato fatto quando la Commissione Europea ha annunciato il programma di emissione di debito comune europeo atto a finanziare proprio il piano d’investimenti comunitario. La notizia è sicuramente un catalyst positivo per i paesi europei, che sembrano sempre più decisi a mettere da parte le vecchie ideologie in materia di spesa pubblica, per poter far ripartire l’economia dell’Unione Europea.
POSIZIONAMENTO LINEE DI GESTIONE
Nell’ultima settimana si è avuta una performance positiva per tutte le linee con componente azionaria. Le linee Aggressiva e Chronos continuano il loro “tira-e-molla” per la palma di linea con il rendimento migliore: entrambe hanno toccato i massimi da inizio anno e storici.
Grazie al buon andamento del settore small-cap, la linea PIR continua la sua performance positiva, portandosi a +9.28% da inizio anno.
Sostanzialmente invariata, invece, la performance delle linee obbligazionarie, complice l’andamento generale del comparto.
Frenata per la performance della SICAV SCM Stable Return, che complice l’andamento del cambio Euro/Dollaro ha perso il livello massimo di 109.02, chiudendo la settimana a 108.77, e mantenendo comunque ampiamente positiva da inizio anno.