INDICI DI MERCATO
LA SCORSA SETTIMANA
Settimana positiva per i principali listini azionari: nel complesso guadagnano il 2.10% (MSCI World), con una sovraperformance del settore tecnologico (+4.88% Nasdaq 100) e del comparto small-cap (+4.92% Russell 2000). Sul fronte obbligazionario, stabili i rendimenti dei titoli governativi, mentre la buona performance della componente corporate ha portato ad un restringimento degli spread. Per quanto riguarda le materie prime, la settimana ha visto un calo del prezzo del petrolio in conseguenza alla riunione OPEC+.
Sicuramente, il driver principale della settimana è stato rappresentato dal piano d’investimenti iderato dall’amministrazione Biden: si parla di investimenti per $2.25 trillion. Nel dettaglio, il piano dovrebbe essere attuato su un periodo di otto anni (quindi si ipotizza una rielezione democratica alla fine del primo mandato di Biden) e prevedere 620 miliardi per i trasporti, tra i quali un raddoppio dei fondi federali per il trasporto pubblico, 650 miliardi da investire per migliorare la qualità della vita dei cittadini americani (dal miglioramento della rete idrica, al miglioramento delle connessioni di rete). Altri 580 miliardi dovrebbero venire destinati al miglioramento e rafforzamento del settore manifatturiero a stelle e strisce (180 miliardi dovrebbero essere indirizzati a quello che è stato definito il più ambizioso progetto di ricerca e sviluppo industriale che non abbia uno scopo militare). Infine, 400 miliardi saranno destinati al potenziamento dei servizi di assistenza ad anziani e disabili.
Il governo americano, per poter finanziare questo ingente piano, starebbe ipotizzando di aumentare la tassazione alle imprese dal 21% al 28%, e di inserire una tassazione del 21% per gli utili d’impresa generati all’estero. Ovviamente le modalità con e quali il governo USA vorrebbe finanziare i progetti hanno fin da subito suscita aspre critiche dall’ala Repubblicana del Congresso, da sempre molto restia ad aumentare la tassazione ai privati.
Sul fronte della lotta alla pandemia, Pfizer e BionTech hanno annunciato che nella fascia d’età tra 12 e 15 anni il loro vaccino ha un’efficacia del 100% nel prevenire forme gravi dell’infezione; i risultati, se confermati da studi su campioni più ampi, permetterebbero di allargare la platea di persone vaccinabili, e di riprendere l’attività scolastica in presenza, allentando quindi ulteriormente le restrizioni in atto in diversi paesi.
Grazie alle dosi di vaccino ricevute e al continuo lavoro dei sanitari, molti stati americani stanno iniziando a somministrare le vaccinazioni anche alle fasce più giovani della popolazione (sotto i 55 anni). Le decisioni prese hanno portato l’amministrazione Biden a dichiarare che dal 19 aprile il 90% della popolazione adulta sarà ammissibile per i vaccini. Nonostante questi sviluppi positivi, però, il governo americano ha messo in guardia i cittadini sulla risalita dei contagi tra i non-vaccinati, soprattutto in quegli stati che hanno rilassato maggiormente le restrizioni.
Sull’altro lato dell’Atlantico, la Commissione Europea ha annunciato di essere riuscita a consegnare 100 milioni di vaccini ai paesi membri nel primo trimestre 2021, rispettando quindi l’obiettivo che si era prefissata nella fase preparatoria della campagna vaccinale.
L’ufficio di statistica britannico ha riportato che circa metà della popolazione inglese ha gli anticorpi contro COVID-19. Il report è una nuova iniezione di fiducia per il governo di Boris Johnson, alle prese con il graduale allentamento delle restrizioni.
Tra i paesi che hanno attuato una campagna di contenimento del virus senza lockdown ricordiamo sicuramente la Svezia: in settimana, il ministero della salute svedese ha consigliato di non ridurre il livello delle restrizioni attuali, poiché stanno registrando un aumento del numero dei contagi.
Tra i principali dai macroeconomici usciti la scorsa settimana ricordiamo che:
In Europa, mercoledì 31 marzo, è stato pubblicato il dato sull’inflazione dell’Eurozona: per il mese di marzo i prezzi dell’area a moneta unica sono cresciuti dell’1.3% anno su anno, in accelerazione rispetto allo 0.9% YoY del mese di febbraio. Il prezzo degli energetici ha avuto un impatto considerevole sull’accelerazione dell’inflazione, e ci si attende che ne abbia anche nei prossimi mesi. Tuttavia, si dovrebbe avere un fattore di attenuazione nella dinamica del prezzo dei prodotti alimentari, che la scorsa primavera, causa i lockdown generalizzati, aveva subito una brusca impennata.
L’indice di fiducia dei consumatori americani, pubblicato martedì 30, ha evidenziato un miglioramento delle prospettive per il mese di marzo, raggiungendo il valore più alto da oltre un anno. I consumatori si dicono fiduciosi sul futuro perché grazie alle vaccinazioni continue e agli stimoli governativi le imprese potranno tornare rapidamente operative, rafforzando la ripresa economica.
L’indice ISM Manufacturing, pubblicato negli Stati Uniti, ha raggiunto, nel mese di marzo 2021, il livello più alto dal 1983. Nel dettaglio l’indice che segnala la fiducia degli addetti agli acquisti delle imprese ha fatto registrare un valore di 64.7 da 60.8 del mese di febbraio. Le buone prospettive per il settore manifatturiero americano sono rappresentate anche in entrambe i sottocomponenti dell’indice ISM, nuovi ordini e produzione, che hanno fatto registrare il valore più alto dal 2004 ed evidenziano un’accelerazione della domanda sia da parte dei consumatori che delle imprese.
Infine, tra gli eventi più importanti accaduti nella scorsa settimana segnaliamo che:
La crisi del Canale di Suez, causata dall’incaglio di una nave cargo, si è risolta lunedì 29, quando i rimorchiatori sono riusciti a liberare la nave e a far riprendere il traffico attraverso l’importante snodo commerciale.
Il gruppo di produttori di petrolio OPEC+ si è riunito la settimana scorsa. I membri del cartello si sono detti fiduciosi in un recupero della domanda di greggio nel prossimo futuro, grazie ad un incremento dell’attività economica mondiale ed hanno quindi optato per un incremento graduale della produzione di oro nero nel mese di maggio. La decisione ha parzialmente sorpreso gli analisti che si attendevano l’estensione dei tagli anche per il mese di maggio.
Un segnale delle migliorate condizioni sanitarie, che stanno permettendo il ritorno all’attività è dato anche da un recente sondaggio effettuato negli Stati Uniti da parte dell’Associazione Nazionale del Caffè, che ha evidenziato come almeno metà dei lavoratori americani abbia già fatto ritorno in ufficio, e come sia cambiato il modo di consumare caffè, sempre più orientato agli ordini attraverso app e drive-through.
La controversia legata ad Archegos Capital Management ha continuato a interessare gli investitori e si è arricchita di nuovi particolari: le banche creditrici del family office aveva provato, senza successo, a trovare un compromesso che non causasse perdite significative.
Credit Suisse ha dichiarato che si attende miliardi di dollari di perdite dalle operazioni con Archegos Capital; la banca svizzera era finita recentemente sotto la lente d’ingrandimento degli investitori perché coinvolta nel fallimento del fondo di investimenti alternativi Greensill Capital.
I primi giorni di quotazione di Deliveroo hanno fatto segnare una performance -27.69%. La società è stata fortemente penalizzata perché diversi asset managers hanno deciso di non partecipare all’IPO in quanto criticano fortemente la politica di trattamento dei riders, perché non si allinea a nessun principio socialmente responsabile messo in atto dagli investitori. Questo fenomeno ha evidenziato come sempre più persone abbiano allargato lo spettro delle proprie valutazioni ESG, non concentrandosi più solamente sull’impatto ambientale dell’attività di un’impresa, ma approfondendo anche l’impatto sociale.
La società di pagamenti elettronici Paypal ha annunciato che inizierà a consentire, al momento in US, pagamenti anche tramite cryptovalute. I clienti che vorranno potranno convertire le loro cryptomonete in altre valute al momento del pagamento al fine di permettere l’utilizzo di una nuova forma di pagamento: gli utilizzatori non si scambieranno quindi cryptovalute, ma chi vorrà usarle per pagare dovrà effettuare una conversione in altra valuta. La scelta della conversione da crypto a valuta reale è dettata dalla necessità per i venditori di non detenere liquidità con un’alta volatilità.
QUESTA SETTIMANA
Il numero di contagi da coronavirus è tornato a salire nell’ultimo periodo, quindi gli investitori terranno un orecchio teso alle news riguardanti gli sforzi per contenere questa terza ondata, mentre continuano le campagne vaccinali e le varie economie riprendono l’attività economica che si è interrotta in questi mesi di lockdown.
Lunedì 5 aprile è iniziato il forum di primavera del Fondo Monetario Internazionale, a cui parteciperanno diversi presidenti di banche centrali e ministri dell’economia per discutere della nascente ripresa economica, e di lotta al cambiamento climatico. Durante il forum verranno anche presentate le ultime previsioni economiche redatte dal Fondo Monetario Internazionale.
Sempre lunedì 5, negli Stati Uniti, è stato pubblicato l’indice ISM dei servizi: come già avvenuto per la sua controparte manifatturiera, l’indice ha fatto registrare un dato record (questa volta dal 1997) e al di sopra delle attese del mercato, segnalando che anche il settore dei servizi americano è in buona salute, grazie al graduale calo delle restrizioni che permettono il riavvio dei settori maggiormente colpiti dalla pandemia.
Martedì 6 sono stati pubblicati i dati sulla disoccupazione nella Zona Euro e in Italia. Entrambi i dati hanno evidenziato una sostanziale stabilità rispetto ai valori di febbraio a causa delle recenti chiusure introdotte per contrastare l’aumento dei contagi dell’ultimo periodo.
Mercoledì 7 la Federal Reserve pubblicherà le minute della riunione di marzo, che potrebbero far luce su eventuali dissensi riguardanti l’attuale livello del programma di acquisti della banca centrale americana.
Sempre mercoledì, sul fronte dei dati macroeconomici, saranno pubblicati i dati PMI dei servizi per i paesi europei relativi al mese di marzo. Gli analisti si attendono una sostanziale stabilità, ancora in territorio di contrazione, dell’indice del settore dei servizi a causa dell’aumento dei contagi che sta comportando un inasprimento delle misure contenitive in diversi paesi dell’Eurozona.
Un dato importante per comprendere meglio il livello dell’attività economica globale potrebbe arrivare mercoledì con la pubblicazione delle esportazioni di rame da parte del Cile, uno dei principali produttori a livello mondiale del metallo industriale.
CONSIDERAZIONI FINALI
“They can test us as much as they want.”
Christine Lagarde ha dichiarato che la recente dinamica dei rendimenti governativi non è preoccupante, ma certamente i funzionari di politica monetaria sono pronti a mettere in campo ogni strumento che sarà ritenuto necessario per mantenere le attuali condizioni di finanziamento nell’area euro.
Questa è l’ennesima conferma che i banchieri centrali non stanno pensando di rialzare i tassi d’interesse, soprattutto perché condizioni di finanziamento accomodanti sono ritenute indispensabili per poter finanziare i piani d’investimento che i vari governi stanno approntando al fine di supportare la nascente ripresa economica.
Sotto questo punto di vista, gli investitori, ormai consapevoli che la campagna vaccinale sta progredendo incessante e permetterà la riapertura delle diverse economie, stanno spostando la propria attenzione proprio verso i piani di stimolo governativi: il piano d’investimento statunitense è ritenuto essenziale per permettere una rapida ripresa economica. Sul fronte europeo invece, gli investitori attendono di capire quali saranno i principali driver dei piani nazionali e come essi si collegano alle raccomandazioni della Commissione Europea riguardanti gli investimenti green e di lungo termine.
POSIZIONAMENTO LINEE DI GESTIONE
Anche a fronte delle recenti decisioni da parte dei principali governi riguardanti i piani di stimoli e d’investimenti che si stanno delineando sia in Europa che, soprattutto, negli Stati Uniti, può avere senso orientare parte dell’allocazione verso temi più mainstream.
Il trimestre appena conclusosi ha fatto registrare performance molto positive per tutte le linee di gestione.
La scorsa settimana, ultima del primo trimestre, si è conclusa con performance positive su tutte le linee di gestione. In particolare, la linea Chronos ha ridotto parte del divario che aveva subito con la linea aggressiva grazie al buon rimbalzo del settore tecnologico.
La SICAV SCM Stable Return continua la sua performance positiva e raggiunge il suo massimo storico a 108.91.