Si conclude negativamente anche l’ultima settimana del mese di maggio. Il bilancio mensile vede i mercati azionari perdere circa il 6%. Sul fronte valutario, il dollaro si apprezza leggermente mentre yen giapponese e franco svizzero confermano il loro ruolo di valute di protezione rafforzandosi ulteriormente contro Euro. I titoli obbligazionari governativi vedono, fatta eccezione per l’Italia, un generale ribasso dei rendimenti.
Il tema dominante sui mercati continua ad essere quello del protezionismo e del suo impatto sulla crescita economica.
In primo luogo, gli Stati Uniti hanno pubblicato una lista dei paesi potenziali manipolatori di valute, ovvero quei paesi che attuano politiche commerciali non corrette. Nella lista rientrano, ovviamente, la Cina, il Giappone, la Corea del Sud, la Germania, l’Irlanda, Singapore, Malaysia e Vietnam. Trump intende utilizzare misure ritorsive contro tali paesi e ha fatto capire che utilizzerà la leva commerciale anche per finalità diverse, come la lotta all’immigrazione clandestina; venerdì 31 maggio , infatti, ha minacciato il Messico di applicare dazi alle merci di importazione.
In secondo luogo, la Cina è il più importante produttore mondiale di minerali rari, i c.d. Rare Earth. Bisogna però considerare che tali minerali vengono considerati rari perché, per essere estratti, devono essere adottate delle tecniche di raffinazione particolari e le miniere da cui si effettuano le estrazioni, inoltre, sono localizzate in siti potenzialmente radioattivi. Gli stessi Stati Uniti, infatti, potrebbero aumentarne la produzione, anche se nel breve termine la minaccia cinese potrebbe comportare non pochi problemi di produzione alle aziende americane.
La Cina, inoltre, ha annunciato che a breve pubblicherà una lista di aziende americane considerate “inaffidabili” in quanto hanno tagliato le forniture a quelle cinesi.
Sul versante europeo, la sconfitta di Tsipras in Grecia alle elezioni europee ha avuto come conseguenza la convocazione di elezioni governative anticipate. Per tali eventi politici i mercati hanno risposto in modo positivo, con il mercato azionario, che segna un +13%, e dei bond con il decennale cha passa da 3.4% di rendimento a circa 2.9%.
Anche in Italia si parla di elezioni anticipate ma con la necessità di produrre una legge finanziaria a settembre il timing diventa molto delicato. Come atteso, la Commissione Europea ha chiesto dei chiarimenti al Governo GailloVerde circa l’evoluzione del debito, non avendo riscontrato nel corso del 2018 progressi tali da rispettare i criteri comunitari. La procedura disciplinare potrebbe prevedere una multa pari a 3,5 miliardi di Euro, circa lo 0,2% del PIL, da lasciare su un deposito precauzionale non remunerato.
Il Portogallo in settimana ha emesso il primo “Panda Bond”, ovvero un’obbligazione governativa denominata in yuan cinesi con scadenza a tre anni e rendimento al 4.09%. Tale rendimento è ovviamente più alto di quello che il Portogallo ottiene in Euro, in quanto il tasso a 3 anni è negativo, ma permette al Paese di diversificare la base investitori attraverso l’ingresso nel terzo mercato di bond globale.
I dati sull’inflazione usciti in settimana relativi al mese di maggio, non danno segnali preoccupanti mentre i dati sulla fiducia delle imprese continuano a evidenziare le difficoltà attraversate in questo periodo di massima incertezza.
QUESTA SETTIMANA
L’evento principale della settimana sarà la riunione della BCE di giovedì 6 giugno, durante la quale verranno forniti i dettagli del terzo TLTRO. Un possibile rinvio non dovrebbe andare oltre il 26 giugno.
Mercoledì 5 giugno la Commissione Europea presenterà il Report sull’Italia e probabilmente indicherà eventuali misure da adottare. L’iter si concluderà con la decisione del Consiglio Europeo che stabilirà le tempistiche e le modalità per il rientro nei parametri.
Il 7 giugno saranno effettive le dimissioni della Premier britannica Theresa May, con i due principali candidati alla successione dichiaratamente a favoredi un No-Deal.